Ignoti alla Città 2017. Le masterclass in programma

Durante i giorni della rassegna sarà possibile iscriversi e seguire le masterclass che i nostri ospiti terranno. La partecipazione è gratuita, previa iscrizione attraverso l’apposito form disponibile a questo link https://goo.gl/99jWVL

5 luglio ore 18.30 – Photography in the age of the extreme present

MASTERCLASS DI ANTONIO OTTOMANELLI
La fotografia è costante tentativo di avvicinamento al reale. Permette l’esercizio di nuove distanze e la conquista di inaspettati avamposti di osservazione frontaliera; da cui osservare i segni delle tensioni che determinano gli equilibri e le condizioni identitarie del paesaggio contemporaneo.

6 luglio ore 18.30 – Azimut: il racconto reale e fantastico della periferia attraverso ricerca, osservazione e costruzione

MASTERCLASS DI EMILIANA SANTORO
Tre passi per raccontare una periferia in modo originale: osservare la città attraverso la forma, spogliandola di ogni distrazione: geometrie, luci, colori. Inquadrare come scelta e carattere autoriale distintivo; costruire per dare forma al materiale raccolto e realizzare qualcosa di nuovo, inaspettato, con l’aiuto del sonoro.

L’autrice dialogherà con Lorenzo Pallini dell’Associazione Culturale Marmorata 169. Azimut ha vinto il primo premio ‘Visioni Urbane’ in occasione del concorso nazionale Visioni Italiane di Bologna 2017.

7 luglio ore 18.30 – Il reale e la periferia. Viaggio in Italia da Palermo a Torino

MASTERCLASS DI PIERO LI DONNI
Filmare la realtà significa spesso confrontarsi con le difficoltà della riproduzione delle immagini e sulla loro rappresentazione. Partendo dalla propria esperienza personale, il regista proverà a ragionare sulla relazione tra documentario e periferie nelle città di Palermo, Napoli e Torino.

Un viaggio tra i luoghi e volti, la politica e la rappresentazione cinematografica.

8 luglio ore 18.30 – Non è un documentario

MASTERCLASS DI FABRIZIO BELLOMO
Perché alcuni film e video sembrano dei documentari ma non lo sono?

Sempre più di frequente nei prodotti cinematografici e video viene adottato un registro visivo – definito come – stile-documentaristico, pur trattandosi di audiovisivi molto lontani dalla documentazione vera e propria: se mai questa fosse veramente possibile.